Dato il momento, così come me, molti altri vorrebbero contribuire in un modo o nell'altro alla lotta contro questa pandemia che imperversa il pianeta ormai da mesi minacciando le nostre vite quotidiane, ma come fare se la nostra specializzazione professionale non è coinvolta in prima linea ? Esistono molte vie per fornire un contributo che possa in un modo o nell'altro aiutare la comunità nel contrastare il coronavirus, una di queste per chi ha un minimo di padronanza con un computer, potrebbe essere quella di partecipare al calcolo computerizzato distribuito per il ripiegamento proteico correlato al COVID-19. Tutti noi oggi abbiamo almeno un computer in casa, uno nello studiolo, magari un HTPC sotto la TV ? Magari un notebook che usiamo per la vacanza e che ora sta nel cassetto...? Bene possiamo usarli tutti e unire la potenza di calcolo dei nostri dispositivi per contribuire alla lotta contro il Coronavirus e tante altre patologie grazie al progetto Folding@Home. Tutto quello che dovete fare è scaricare un piccolo programma che vi permetterà di condividere la potenza computazionale del vostro PC con una rete distribuita di computer, in questo modo la potenza di calcolo aggiuntiva renderà più veloce l'elaborazione di modelli che potrebbero portare a una cura che sconfigga rapidamente il Coronavirus, ecco come fare:
- Scaricate il Client Software direttamente da qui (Disponibile per Windows MAC Os e tutte le distribuzioni Linux più comuni)
- Lanciatelo e procedete all'installazione (Io ho scelto l'installazione avanzata dove è possibile sceglere se attivare automanticamente il client all'avvio di windows o a propria discrezione)
- A installazione conclusa comparirà il collegamento alle impostazioni del Client, per accedervi basterà un doppio click e potrete selezionare sia la potenza di calcolo da donare sia quando farlo in modo che possiate continuare a usare il vostro computer senza compromettere le vostre attività in fase computazionale.
Chi disponesse di più di un computer potrebbe installare il client e impostarlo affinché possa sfruttare tutta la potenza del dispositivo e donare cosi tutta la "forza" computazionale prodotta dal computer che di norma non state usando. E' possibile anche essere riconosciuti dal sistema di condivisione fornendo un Nome o pseudonimo e una passkey speciale che potete ottenere direttamente da quì
Una volta in possesso dell'identità sarà possibile accedere alle statistiche per le persone e le squadre che si sono unite per guadagnare punti e competere con altre squadre. Uno dei modi migliori per aiutare Folding@home è quello di reclutare amici e familiari. Iniziate a condividere il nostro progetto con loro. Poi entrate a far parte di un team o iniziate a creare un vostro team. Più punti guadagna il vostro team, più ci avviciniamo alla ricerca di cure.
Il client per windows del progetto Folding@Home vanta anche la
possibilità di visionare i modelli 3D in tempo reale delle proteine
sotto esame fornendo un quadro grafico piuttosto accattivante di quanto
si sta contribuendo a calcolare e come se non bastasse consente anche di
ottenere dei piccoli certificati di partecipazione che possono essere
scaricati e collezionati. La solidarietà umana ha dato ottimi risultati e io spero che tale contributo continui nel tempo fino al
raggiungimento di risultati definitivi.
- Mappa della diffusione del Coronavirus in Italia - Versione DeskTop
- Mappa della diffusione del Coronavirus in Italia - Versione Mobile
- Mappa della diffusione del Coronavirus nel Mondo - Versione DeskTop
A oggi 19/03/2020 cavalcando l'onda della drammaticità scaturita dall'epidemia di Coronavirus, nel corso del mese di marzo, il progetto ha cominciato a raccogliere una potenza di calcolo pari a circa 1,5 ExaFlop, tale potenza è così elevata che sembra sminuire quella dei più potenti supercomputer del pianeta ! Per comprendere meglio l'entità di questa enorme potenza di calcolo basti pensare che una analoga iniziativa promossa da IBM per il calcolo del ripiegamento proteico in relazione alla lotta contro il Coronavirus che ha unito la potenza di calcolo di 16 dei supercomputer più potenti al mondo, compresi quelli gestiti dal MIT e dalla NASA, ha raggiunto i 330 PetaFLOPS, ovvero 0,33 ExaFLOPS.
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