Dopo vari studi e prove pratiche ho concluso che trasferire il contenuto di una workstation basata su Windows 7 in un nuovo PC equipaggiato con hardware di ultima generazione non è affatto facile se non impossibile. La cosa si fa seria specie quando si decide di sostituire l'hardware dopo 6 o 7 anni di lavoro continuato per passare a quello di ultima generazione con prestazioni migliori. L'incompatibilità del vecchio software con il nuovo hardware è una delle ragioni per cui tentare una installazione pulita di Windows 7 sarebbe oggi difficilmente praticabile e al lato pratico si rivelerebbe sostanzialmente una scelta vana per molti motivi. Un altro problema non da meno, riguarda il software installato durante tutto il tempo che abbiamo passato al lavoro con la nostra WorkStation, vuoi per un motivo o per un altro, partire da una installazione pulita di Windows per poi reinstallare da capo tutto il software precedentemente usato è un po drammatico e ci impedirebbe di essere operativi come prima dell'upgrade in tempi rapidi. Pur constatando disperatamente che dopo Windows 7 qualcosa è andato storto, la mancanza di drivers per quello che a mio modesto avviso è stato il migliore sistema operativo creato da Microsoft relativamente alla linea non professionale, per l'interfacciamento con i nuovi dispositivi come i dischi NVMe o per i nuovi controller USB 3, fanno cadere a terra tutto ciò che un uomo possa avere di prezioso oltre che la speranza. E quindiiiii ! Quale soluzione adottare per migrare verso una piattaforma hardware di nuova generazione ? Virtualizziamo !
Fortunatamente nonostante Windows 10, esistono ancora pacchetti applicativi di elevato pregio, per di più gratuiti, in grado di semplificare la vita di un utente professionista, sto parlando del VirtualBox di Oracle. Questo software permette di creare macchine virtuali in grado di far girare quasi tutti i sistemi operativi esistenti. Grazie a questo software è possibile trasferire il nostro ambiente di lavoro praticamente su qualsiasi altro sistema, a patto che abbia le risorse hardware sufficienti.
La migrazione consiste in alcuni semplici macro passaggi:
1) Scaricare e installare Oracol VirtualBox (Compreso l'Extension Pack) sul nuovo hardware e disk2vhd sul vecchio
2) Lanciare disk2vhd e procedere alla clonazione del disco di sistema della vostra workstation senza dimenticare di togliere la spunta sull'opzione usa vhdx, in questo modo il file dell'immagine del vostro disco di sistema sarà nativamente compatibile con VirtualBox. Chiaramente il file d'immagine del disco di sistema andrà fatto su un altro disco e non sul medesimo che state clonando, inoltre non dimenticate d'includere anche la partizione di boot oltre a quella di sistema altrimenti non riuscirete a fare il boot su VirtualBox.
3) Trasferire e assegnare il file relativo al disco del vostro sistema cosi creato, sul nuovo hardware dove avrete VirtualBox pronto, magari su Linux o Windows 10
Le opzioni fondamentali che permetteranno al vostro sistema clonato di avviarsi sulla Virtual Box sono poche, assegnata la memoria ram sufficiente all'avvio del sistema, selezionate il chipset da emulare tra le due opzioni disponibili. VirtualBox permette di montare cartelle comuni tra il sistema virtuale e quello fisico in modo da semplificare lo scambio di file e dati tra i due sistemi. In questo modo la migrazione tra il vecchio e il nuovo avviene semplicemente senza alcun trauma e senza alcun problema di tempo dato che entrambi i sistemi sono sempre operativi senza considerare che nessuno vi impedisce di continuare a usare Windows 7 sulla macchina virtuale prestazioni di tutto rispetto.
Software usato per la migrazione:
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